Concept Programma Brochure Locandina Photogallery
CONCEPT
Ogni individuo porta sempre con sé la propria storia, i propri ricordi, gli aneddoti e le vicissitudini della propria famiglia. Lo sanno molto bene gli scrittori che, tra realtà e finzione, fanno sempre i conti con le proprie dinamiche familiari, con le storie di padri e di madri. D’altronde la letteratura si è sempre interessata al concetto di famiglia da Manzoni a Pascoli, da Pirandello a Verga.
Ma cos’è la famiglia? Darne una definizione certa è cosa ardua soprattutto in questo momento storico in cui essa presenta molteplici interrogativi ontologici, epistemologici e etici.
La famiglia, intanto, è un luogo. È casa, è focolare, è nido ma anche laboratorio di universali concetti come rispetto, lealtà, amore, affetto. All’interno di questo spazio ogni individuo si forma e viene orientato verso la sua strada, la sua rotta, la sua matrice morale. Primariamente è un luogo di libertà anche se, talvolta, quando esce dai binari della scelta consapevole diventa vincolo, dovere, obbligo.La famiglia ha anche a che fare con il tempo. Perché è storia di avi, di racconti fantastici e non, di vicende più o meno reali, di storie tristi e felici, quindi è (anche) memoria. Vivendo al futuro mirando alla progenie, alla sua continuità, alla sua stabilità emotiva ed economica, essa è progetto. È insieme di regole, di segni, di affinità e rappresenta in massimo grado l’appartenenza, la condivisione, la compartecipazione.
Allora potremmo forse dire che è famiglia, in tutte le sue molteplici forme e costellazioni, qualunque luogo ove un individuo definendosi, cresca e viva coi principi etici del rispetto, della lealtà, della compartecipazione e della condivisione, in cui l’affetto è condizione necessaria e la felicità di ogni suo membro è il grande obiettivo.
In questo senso è strettamente correlata con il lavoro. Lo avevano ben presente i Padri fondatori quando, nella nostra Costituzione, sanciscono che l’Italia è fondata sul lavoro. Ma avrebbero potuto scrivere, restituendo lo stesso significato, che la nostra Repubblica è fondata sulla famiglia. Perché solo con la dignità data dal lavoro, la famiglia può essere tale e raggiungere i suoi obiettivi naturali, vivere il presente decorosamente e progettare il futuro.
Ha, parimenti, un nesso strettissimo con la scuola, perché solo tramite una giusta ed equa distribuzione del sapere, della conoscenza e dell’accesso alle competenze si garantisce un futuro lavorativo per i nostri figli.
La tendenza alla troppa cura ci ha portato spesso a fraintendere questi elementari processi e a proteggere i nostri figli fino a ricorrere a pratiche amorali che hanno una relazione col nepotismo. Senza alcun progetto a lungo termine e un’adeguata protezione della propria famiglia e dello Stato, si è sovente accettato di avere una trasmissione del lavoro da padre in figlio con pratiche simili al Medioevo a discapito di competenze, di produttività, del bene dello Stato e, infine, della famiglia stessa. Un vizio morale – che per primo Longanesi definiva Tengo famiglia – in base al quale l’ethos di un individuo, di un’intera società, diventa un alibi in grado di neutralizzare e accettare alcuni comportamenti, omissioni, che sarebbero altrimenti moralmente disdicevoli, o ignobili, o perfino fortemente devianti.
Di questo si parlerà a Cagliari per la X edizione di Leggendo Metropolitano: di come un certo tipo di modus operandi ha generato idiosincrasie e contraddizioni, di come lo stesso modo di pensare e agire ha, invece, salvato e protetto con una sorta di familismo buono.
Cercheremo di porre e farci domande per meglio comprendere come, mettendo al centro la famiglia, si possa raggiungere un nuovo modello etico che porti a progettare un mondo migliore, cercando di rendere protagonista l’ascolto dell’altro, del diverso, della minoranza, senza dare risposte preconfezionate e populiste e mantenendo un sano pragmatismo conoscitivo.
Perché nessuno possa in futuro chiedere e supplicare, per sé e per i propri familiari, Tengo famiglia.
Senza provare una vergogna infinita.
PROGRAMMA
Anteprima
6 giugno 2018
Ore 19.30 Teatro Civico di Castello
I valori della famiglia sono in estinzione?
Daniel C. Dennett
7 giugno 2018
Ore 18 Galleria Giardini Pubblici
Sostenibilità e sviluppo turistico per costruire il futuro
Maria Antonietta Mongiu, Catriona Patterson, Sergio Rizzo, Edoardo Zanchini
Conduce Paolo Mastino
Ore 19 Viale Giardini Pubblici
A che cosa serve la scienza oggi?
Massimiano Bucchi, Eugenio Coccia
Conduce Andrea Possenti
Ore 19.30 Teatro Civico di Castello
Come aiutare i nostri figli ad avere successo
Adele Diamond
Ore 20 Galleria Giardini Pubblici
Se i confini fossero aperti. Le famiglie contro gli estremismi
Suad Amiry, Carola Benedetto, Luciana Ciliento, Francesco Ragazzi
Conduce Vito Biolchini
Ore 21 Viale Giardini Pubblici
Storie di famiglie
Almudena Grandes. Conduce Michele De Mieri
Ore 21.30 Galleria Giardini Pubblici
L’Italia non è paese per giovani
Francesco Cancellato, Gianfranco Viesti
Conduce Stefano Usai
Ore 22 Teatro Civico di Castello
Poesie urgenti
Andrea Melis, Raoul Moretti. Conduce Massimiliano Messina
8 giugno 2018
Ore 18 Galleria Giardini Pubblici
Lunàdigas. È lecito non avere figli?
Michela Andreozzi, Marilisa Piga. Conduce Alex Corlazzoli
Ore 18.30 Teatro Civico di Castello
Il tradimento degli affetti
Carlo D’Amicis. Conduce Enrico Maria Secci
Ore 19 Viale Giardini Pubblici
Libri, idee, collezioni e rivoluzioni
Giampiero Mughini. Conduce Michele De Mieri
Ore 19.30 Galleria Giardini Pubblici
Nobel di famiglia
Gabriella Greison. Conduce Andrea Possenti
Ore 20 Teatro Civico di Castello
Dante e la comune madre contro ogni familismo
Filippo La Porta
Ore 20.30 Viale Giardini Pubblici
La famiglia tra oriente e occidente
Hakan Günday. Conduce Carlo D’Amicis
Ore 21 Galleria Giardini Pubblici
Famiglie alla deriva
Judith Hermann, Clare Fisher, Giovanni Stanghellini
Conduce Davide Ruffinengo
Ore 21.30 Teatro Civico di Castello
Era mia madre
András Forgách. Conduce Gigi Riva
9 giugno 2018
Ore 17.30 Galleria Giardini Pubblici
Dieci anni di scuola in Italia
Alex Corlazzoli, Luigi Gallo, Marco Meloni
Conduce Andrea Gavosto
Ore 18 Teatro Civico di Castello
Managing Festivals. In Europe the arts are just a festival away
Giulia Cogoli, Hugo De Greef, Bernard Faivre d’Arcier, Catriona Patterson
Conduce Carlo Mannoni
Ore 18.30 Viale Giardini Pubblici
Le tre rivoluzioni dell’(in)felicità
Emanuele Felice. Conduce Vittorio Pelligra
Ore 19 Galleria Giardini Pubblici
L’altra faccia del familismo
Francesco Zanotelli, Simone Ghezzi
Conduce Adriano Favole
Ore 19.30 Teatro Civico di Castello
Il prezzo che una donna paga con il matrimonio
Radhika Jha. Conduce Davide Ruffinengo
Ore 20 Viale Giardini Pubblici
Famiglia, giovani e futuro. I grandi cambiamenti sotto l’influsso del Pianeta Cina
Yu Hua. Conduce Giorgio Zanchini
Ore 20.30 Galleria Giardini Pubblici
Le grandi famiglie degli editori: anche loro tengono famiglia
Andrea Gessner, Stefano Mauri, Roberto Keller
Conduce Maria Rosa Mancuso
Ore 21 Teatro Civico di Castello
Dialoghi di futuro per interni inattesi
Francesco Librizzi. Conduce Luca Molinari
Ore 21.30 Viale Giardini Pubblici
La famiglia tra Sardegna e Cuba. Modelli a confronto
Milena Agus, Mylene Fernández Pintado
Conduce Enrica Puggioni
Ore 22 Teatro Civico di Castello
Hotel Copenaghen, il luogo degli incontri che hanno cambiato la storia
Di e con Gabriella Greison
10 giugno 2018
Ore 6.30 Giardini Pubblici
Senza famiglia. La grande testimonianza di Scarlatti
Concerto di e con Francesco Libetta al pianoforte
Ore 17 Galleria Giardini Pubblici
Dopo di noi
Fulvio Ervas, Cecilia Marchisio, Alessandro Muroni
Conduce Fabio Manca
Ore 18 Teatro Civico di Castello
La scuola: conviventi che non (si) parlano
Enrico Galiano, Franco Garelli, Vincenzo Soddu
Conduce Andrea Gavosto
Ore 19 Galleria Giardini Pubblici
Quando il padre si chiama Dio
Martin M. Driessen. Conduce Davide Ruffinengo
Ore 19.30 Viale Giardini Pubblici
La famiglia nella letteratura
Jeffrey Archer. Conduce Giorgio Zanchini
Ore 20 Teatro Civico di Castello
L’errore di Tolstoj: le famiglie felici non si somigliano
Vittorio Lingiardi
Ore 20.30 Galleria Giardini Pubblici
Gli occhi nella mente, cervelli che si parlano
Giorgio Coricelli. Conduce Vittorio Pelligra
Ore 21.30 Teatro Civico di Castello
Tutte le famiglie del mondo
Moni Ovadia
Foto di: Enrico Corda, Giorgio Russo, Dietrich Steinmetz, Fabrizio Taberlet