Di fronte alla casa natale di San Nicola. Al 20 di via Fra Nicola, si trova l’antica Residenza del Conte Orrù di San Raimondo, che è stata restaurata ed allestita per ospitare sia la rassegna Leggere Contaminazioni che, successivamente, il ristorante La Taverna del Conte. Una struttura certamente suggestiva, dove il tempo sembra essersi fermato all’ottocento, quando la famiglia proprietaria nel 1782 vi produceva un rinomato olio. Nel 1825 Raimondo Orrù Serpi riceve dal sovrano Carlo Felice il titolo di Conte col predicato di San Raimondo, per l’opera di sostegno alla costruzione della strada di collegamento tra Cagliari e Sassari. La casa, oggetto di ampliamenti fin dal 1815, è oggi il prodotto di accorpamenti di diverse case contadine, che nel tempo hanno formato un complesso di abitazioni varie diversificate, con un susseguirsi di lolle. La più antica di questa, la Lolla di donna Raimondedda, risale al 1500 e si presenta a tre archi, con un’antica porta d’ingresso in castagno che collega due vecchi magazzini, oggi uniti per la creazione di una sala da ricevimento.
Il giardino, creato nel 1800, funge da cornice alla casa ed è un insieme di piante aromatiche profumate e secolari. Inseriti in angoli suggestivi della dimora, troviamo poi gli antichi attrezzi agricoli. Dalla Lollixedda dello studio, con la caratteristica facciata a sei archi, si accede infine alle stanze, che hanno conservato lo stile originale con i mobili d’epoca e coloratissime piastrelle del diciottesimo secolo ottimamente conservate.
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Foto G. Russo